Il dilemma per l’artista che desidera rappresentare il mondo naturale è cogliere cosa possa aggiungere all’iconografia che già non sia stato catturato dall’occhio fotografico.
L’artista deve infondere nei dipinti la sua capacità di osservazione combinata con la padronanza delle tecniche e la conoscenza approfondita intorno al suo soggetto.
Comunque questo non è sempre sufficiente per garantire il successo nella creazione artistica Una pura capacità tecnica può a volte portare ad una sorta di imitazione di seconda categoria di una foto. Di pari passo con l’attenzione al dettaglio deve attivarsi anche un processo di immaginazione: il desiderio dell’artista di comunicare il fascino del suo soggetto allo spettatore.
Per essere capace di ritrarre in modo convincente la natura, per essere capace di portare anche solo una frazione degli infiniti colori, forme e movimenti presenti nel mondo naturale, l’artista deve prima imparare a vedere. Sovente lo sguardo coglie solo superficialmente quanto ci aspettiamo di vedere, ma iniziando a disegnare incominciamo ad osservare e più disegniamo più vediamo.
John Muir Laws, l’artista americano conosciuto per i suoi dipinti ornitologici, ha detto “Disegnare ci fa guardare e riguardare, fino a quando non scopriamo particolarità e meraviglie in ciò che ci è famigliare.”
Così dipingere il mondo naturale riguarda il guardare … e lo stupirsi.
E l’artista si augura che quando qualcuno guarderà le sue opere sarà incoraggiato anche lui a guardare il mondo che lo circonda più da vicino.